lunedì 17 marzo 2008
IL PREFETTO E IL GARANTE SUI PREZZI INTERVENGANO
Un pendolare, nel resto del Paese, che usa l’automobile, percorrendo l’autostrada (con relativo pedaggio) e parcheggiando in un’area a pagamento, può arrivare a sostenere un costo annuo di 2.265 euro, ossia circa il 10% di un reddito medio annuo. A Messina un pendolare può invece arrivare a sostenere un costo annuo di 15 mila euro. Ovvero sette volte di più che un pendolare di oltre Stretto. Tutto ciò perché non vengono adottatiprovvedimenti contro Tourist & Caronte spa impresa che in regime di monopolio di fatto continua a stabilire prezzi altissimi per servizi di pubblica utilità I pendolari che usano il traghettamento sono così costretti a subire un costo di biglietti ( e abbonamenti ? ) svincolato da ogni controllo ( comunale, provinciale, regionale, nazionale ) e superiore ad ogni incremento del tasso d’inflazione.
Il Comitato La Nostra Città chiede al Garante per la sorveglianza sui prezzi che le anomalie delle tariffe del traghettamento nello Stretto – rilevate ai sensi delle disposizioni di cui ai commi 196 e 203 – vengano trasmesse al Ministro dello sviluppo economico, che provvede. Ove necessario, alla formulazione di segnalazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Chiede altresì al Prefetto di Messina che il costituendo “tavolo di concertazione” consideri l’opportunità di concordare un contenimento dei prezzi per il servizio di traghettamento. Ciò anche in considerazione degli altissimi costi subiti a causa dell’inquinamento e dell’invivibilità prodotta dal passaggio quotidiano dei tir nel centro di Messina.
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