
Egregio dott. Buzzanca,
con la presente intendiamo esprimerLe la nostra preoccupazione e il risentimento profondo per le notizie relative alle vicende legate al futuro del calcio professionistico a Messina e alla contestuale destinazione degli impianti sportivi di S. Filippo e del “Giovanni Celeste”.
Premesso che, per quanto riguarda gli impianti sportivi in oggetto, ovvero un patrimonio pubblico della collettività, nessuno dovrebbe con facilità e superficialità trattarne la destinazione e la alienazione (temporanea o definitiva che sia). Ci riferiamo in particolare al dott. Fabio D’Amore e all’avvocato della società FC Messina,Carmelo Briguglio, che, autonomamente e in modo assolutamente anomalo, hanno e stanno intessendo una vera e propria trattativa immobiliare con un privato come fossero i legittimi proprietari del bene pubblico stesso. Un comportamento paradossale al limite del codice civile e penale. E’ infatti evidente che l’imprenditore immobiliare milanese Cazzaniga sia interessato primariamente all’utilizzo degli impianti sportivi e allo sfruttamento commerciale delle aree di pertinenza degli stadi più che alle sorti del calcio messinese. Un interesse certamente legittimo ma che non può essere mediato da privati che nulla hanno a che spartire con l’immobile pubblico. Altrettanto anomalo è il comportamento del consigliere comunale di Risorgimento Italiano che, invece di attivarsi e avviare le opportune iniziative che la legge e il regolamento assembleare prevedono, nell’unico luogo di sua competenza, cioè il Consiglio Comunale, avvia autonome e private trattative in nome e per conto della sua parte politica. Tutto ciò è veramente troppo.
Per questi motivi, e per la indispensabile trasparenza di ogni atto pubblico,
La invitiamo, signor sindaco, a comunicare nelle sedi opportune, cioè il Consiglio Comunale, la situazione che riguarda i rapporti attuali della pubblica amministrazione con il gruppo Franza, e i dettagli delle condizioni che l’imprenditore Cazzaniga ha preteso per subentrare ai Franza nella società di calcio. Non risulta assolutamente chiaro infatti come sia possibile “promettere” lo sfruttamento commerciale di aree pubbliche prima che venga realizzata la variazione alla destinazione d’uso delle superfici e la regolare deliberazione del Consiglio Comunale e dei soggetti competenti in materia urbanistica, paesaggistica,ambientale.
Egregio signor sindaco,
poiché riteniamo che la Sua passione per il futuro del calcio a Messina sia uguale alla nostra e a quella di tanti sportivi organizzati e non, La invitiamo, per non cadere negli errori del passato, a non cedere agli interessi speculativi e al rischio di incorrere in reati rilevanti che, per quanto ci riguarda, non avremmo tentennamenti a denunziare nelle opportune sedi.
Certi della Sua voglia di trasparenza negli atti amministrativi e nella regolarità dei comportamenti conseguenti, oltre che al nostro diritto di richiederli, cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti.
Per la Lista
Alternativa in Movimento
Saro Visicaro
Ps. In autotutela riteniamo indispensabile che con immediatezza venga revocata la Convenzione – Concessione degli stadi al FC Messina. Le vicende di calciopoli, le inchieste della Magistratura ordinaria e i comportamenti successivi dei proprietari del FC Messina avrebbero già da tempo reso necessario e urgente un provvedimento della Pubblica Amministrazione.
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