
La città delle babbiate ha messo in scena l'ultima. La società di calcio da oggi ha un procuratore (a nulla) che si chiama Niki Patti. A nominarlo i fratelli Franza. Perchè? Semplice:siccome la piazza scalpita,nonostante i buoni servizi di certa stampa,si è voluto gettare in pasto alla città sportiva un prestanome che servisse da parafulmine. Perchè Patti si sta prestando a una così squallida operazione? Probabilmente per gli stessi motivi per i quali l'imprenditore Siracusano è stato convinto da Genovese a presentarsi come candidato civetta a presidente della Provincia. Gli (ex)impreditori storici di Messina ormai sono tutti nelle mani finanziarie di Genovese & Franza. Le banche strozzano gli imprenditori e i soci del traghettamento raccolgono tutto. E' come una partita al casinò. Tutti puntano ma a vincere sono sempre loro: Genovese,Franza &C. Come si potrebbe spiegare diversamente il fatto che un imprenditore tessile ( negli anni '80 molto vicino al partito socialista di Capria, così come Siracusano) , oggi certamente coinvolto nella crisi di tutto il settore, abbia la voglia di prestare il proprio nome ( e solo quello in mancanza di risorse finanziarie )ai Franza che già hanno un debito societario di 28 milioni di euro? L'operazione è chiarissima e riguarda solo e soltanto lo sfruttamento degli stadi. Il Calcio è soltanto una copertura che viene subappaltata ad un povero imprenditore in crisi.
Nello scandalo bisogna necessariamente farci entrare il silenzio della procura di Messina che, dopo l'avvio dell'inchiesta pre - estiva sugli affari del FC Messina, non ha poi assunto nessun provvedimento che potesse bloccare le strategie di Franza e Genovese.Il gruppo ha, inoltre, dentro l'amministrazione Buzzanca l'ariete assessore Scoglio che tutela direttamente i loro interessi mentre in buona parte il consiglio comunale è stato eletto grazie agli appoggi dei traghettatori.In tutta questa operazione c'è un'evidente "istigazione alla corruzione" che riguarda molti livelli istituzionali e amministrativi.Da domani il calcio torna in prima pagina per fare dimenticare i guai più grossi.
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