domenica 28 dicembre 2008

IL CORAGGIO DI CAMBIARE

Manifestazioni,interviste,conformismi,sciocchezze varie,rituali che non avvicinano la gente alle istituzioni.Tutto meno che il coraggio di cambiare.Messina è stata distrutta dalla politica ancora di più che dal sisma.Sarebbe ora di avere ilcoraggiodi ammettere gli errori.Oggi Calarco,direttore della Gazzetta del Sud,parlava di area "regionale" dello Stretto,di conurbazione.Cose affrontate negli anni '70 che poi la "sua" idea di ponte ha cancellato.Infatti non più la "vecchia" ipotesi di Quaroni e altri sul collegamento tra Reggio e Messina ma ilponte unico al mondo. Il più lungo,il più costoso,la più inutile delle opere per le due città dello Stretto.Cominci lei direttore Calarco ad avere il coraggio di ammettere gli errori.


QUESTO IL COMUNICATO DEL CAPO DELLO STATO




Napolitano: «Per il terremoto uno straordinario sforzo collettivo del Paese»
«I catastrofici eventi che, alla fine del dicembre 1908, sconvolsero vaste aree della Sicilia e della Calabria con devastanti scosse sismiche e mareggiate di impressionante violenza, suscitano ancora profonda emozione per l'immane tragedia che ha segnato quelle popolazioni e stravolto l'assetto sociale ed urbanistico di quel territorio.

Il nostro Paese, che si trovò ad affrontare quella drammatica calamità nella difficile fase di consolidamento dell'unità nazionale, seppe dar vita ad uno straordinario sforzo collettivo nell'azione di soccorso, di assistenza e di ricostruzione». Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, nella ricorrenza del centenario del tragico terremoto di Messina.

«Le manifestazioni organizzate nella ricorrenza del Centenario - prosegue il Capo dello Stato - costituiscono una importante occasione per ricordare le decine di migliaia di vittime, quanti perirono nel generoso tentativo di prestare soccorso e le sofferenze patite da quelle Comunità. È anche occasione per rinnovare sentimenti di profonda riconoscenza alle Marine russa ed inglese che, nell'immediatezza, in un mirabile esempio di solidarietà umana, assicurarono i primi aiuti ed agli altri Paesi che, successivamente, si adoperarono con generosità, dando vita ad una delle prime forme di cooperazione internazionale in situazioni di emergenza.

Verifichiamo oggi, con compiacimento, lo sviluppo di una sempre maggiore collaborazione tra i sistemi nazionali di protezione civile, con moduli operativi di intervento che hanno consentito, anche di recente, di fronteggiare gravi situazioni di calamità. Con questi sentimenti invio a Lei, Signor Presidente, ed a tutti coloro che prenderanno parte ai diversi momenti rievocativi il mio più cordiale saluto».


28 dicembre 2008
Posted By: Unknown

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