sabato 28 febbraio 2009

BERLUSCONI DA PIU' SOLDI PER AUTO CON PIU' EMISSIONI


Roma, 27 febbraio 2009 - La Commissione Europea ha pubblicato la propria proposta di armonizzazione degli aiuti di stato per rispondere alla crisi dell’industria automobilistica europea (Communication from the Commission "Responding to the crisis in the European automotive industry"), su cui i Capi di stato dovranno decidere nel vertice di emergenza che si terrà questa domenica.
Il Commissario Gunter Verheugen ha dichiarato alla stampa: “Un obiettivo chiave delle misure di aiuto è di assistere l’industria nell’attuare quel cambiamento tecnologico radicale richiesto dalla scommessa climatica. La Commissione e tutti i produttori concordano che in futuro l’industria automobilistica europea deve essere verde o cesserà di esistere.”
Nonostante queste dichiarazioni, nel documento non c’è alcun impegno concreto a sostenere l’attuazione degli obiettivi di riduzione della CO2 delle auto, ai sensi del regolamento comunitario concordato a dicembre fra Parlamento e Consiglio.

Le Linee Guida sugli schemi di aiuto alla rottamazione dei veicoli non prevedono alcun requisito obbligatorio di CO2 nell’erogazione degli incentivi degli Stati Membri. Affermano anzi l’esatto contrario: che gli Stati che lo volessero potranno evitare di dare attuazione al regolamento CO2 auto, come ha già fatto la Germania col suo provvedimento nazionale. Infatti le linee guida affermano: "Qualora (sic! ndr) gli Stati Membri scelgano di fare riferimento alle emissioni di CO2 per le auto beneficiarie degli incentivi alla rottamazione, essi non devono discriminare la provenienza del prodotto" (Annex 3 del documento).

Rosa Filippini, Presidente degli Amici della Terra Italia, associazione membro della Federazione internazionale dei Friends of the Earth, dichiara: “La proposta del Commissario Verheugen è tardiva e considera il Regolamento europeo appena approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo come carta straccia: questo suona come un insulto alle istituzioni europee! L’Italia ha fatto bene a vincolare il bonus della rottamazione ad un criterio di CO2 coerente col Regolamento comunitario, anche se noi avremmo gradito un criterio più rigoroso. Ci auguriamo che domenica Berlusconi e i suoi ministri ristabiliscano il senso del valore della legislazione comunitaria, reintroducendo il requisito di CO2 per gli schemi di aiuto degli Stati Membri basati sulla sostituzione dei veicoli vecchi.”


Background
In Europa, si sono create forti discrepanze negli schemi di incentivazione tra gli stati membri. Austria, Germania, Romania e Cipro, non hanno vincolato il bonus alla rottamazione alle emissioni di CO2. Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Lussemburgo, seppur in maniera diversa, hanno invece vincolato gli incentivi all'acquisto di nuove auto alle emissioni di CO2 (taluni con riferimento a soglie ben superiori all'obiettivo di 130 grCO2/km del regolamento comunitario CO2 auto).

Nelle scorse settimane gli Amici della Terra avevano auspicato che gli incentivi alla rottamazione fossero coordinati da un’iniziativa europea, e che a livello nazionale fossero vincolati a limiti di CO2/km delle auto, ai sensi del regolamento che prevede un obiettivo di 130 grCO2/km a partire dal 2012.
Posted By: Unknown

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