giovedì 11 giugno 2009

A S.AGATA I FRANZA COSTRUISCONO SULLA SPIAGGIA

QUESTA VICENDA E' STATA RIPORTATA DALLA GAZZETTA DEL SUD E RIPRESA DA POCHISSIME TESTATE.

LA MAGISTRATURA NON INTERVIENE.

I VIGILI URBANI CHISSA' DOVE E COSA FANNO.

OSPITIAMO SU QUESTO BLOG UN INTERVENTO DELL'ING.BERNARDO AIELLO E CI PRERPARIAMO AD UNA MOBILITAZIONE

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Vedo ancora una volta una vera e propria svendita politica del territorio della nostra comunità alla speculazione edilizia, oltre che una conseguente e connessa lesione dei diritti fondamentali dei disabili (oltre che dei cittadini normodotati).

La via caporale è larga circa tre metri, come riporta l’articolo del settimanale e si affacciano su di essa due file pressoché ininterrotte di unità abitative ; inoltre essa è l’unico percorso dato per fruire di una delle nostre spiagge più belle, con la riva calabra praticamente a tiro di voce.

Orbene, credo che sia compito del comune adeguarla alle previsioni di cui all’art. 2 del Codice della Strada, rendendola fruibile in sicurezza a tutti i pedoni, disabili compresi. E, per ottenere questo, occorrerebbe incrementare gli insufficienti spazi destinati a parcheggio e dotarla per tutta la sua lunghezza di idoneo marciapiede, con scivoli per disabili a norma ove necessario.

Ovviamente questo renderebbe non più evitabile l’istituzione di un senso unico, opportunamente dotando di guard-rail l’accesso dal lato della piazzetta di Sant’Agata.

Insomma, è necessario un intervento ben studiato per consentire a tutti la fruizione della zona di demanio marittimo servita dalla via caporale.

Che in queste condizioni di grave carenza si consenta per di più l’edificazione di ulteriori ben quaranta appartamenti, con il correlato esponenziale incremento sia del flusso veicolare nella stradina sia delle esigenze di parcheggio, non ho paura alcuna a dire e sostenere trattasi di pura follia, contraria al più elementare buon senso.

Il Corriere della Sera ha recentemente riportato la classifica delle città del mondo in base alla loro vivibilità, classifica redatta dall’Economist Intelligence Unit, Centro Studi dell’autorevole settimanale inglese The Economist.

Prima fra tutte Vancouver, la grande città canadese sul Pacifico, con un punteggio di ben 98 voti su 100 : praticamente perfetta.

La cosa non stupisce, anzi è una piena conferma del titolo di città più accessibile del mondo con riferimento alla disabilità, di cui essa si può vantare. E viene anche confermata la legge empirica di natura, sempre confermata, che a far qualcosa di buon per i disabili si finisce automaticamente per fare qualcosa di molto buono per tutti, normodotati compresi.

Bisogna scorrere a lungo l’elenco per trovare la prima delle italiane, Milano, che si piazza al cinquantesimo posto con voti 89,50 su 100 ; non è male. Lì vicino Roma, 52ma con voti 89,00 su cento.

L’indagine non considera altre città italiane e, perciò, non considera Messina ; evitandoci così, con ogni probabilità, una figuraccia.

Una proposta. Non dovrebbe essere difficile contattare via Internet la Municipalità di Vancouver : orbene, perché i nostri Amministratori, prima di autorizzare un progetto come quello in questione, non la contattano per avere un parere ?

Bernardo Aiello
Posted By: Unknown

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