domenica 4 ottobre 2009

DAL FANGO NON SI ESCE . Commissari di parte,magistratura che ama archiviare,e il solito Berlusconi.


Parole in libertà.Come il fango. Non basta assistere al disastro umano,sociale e ambientale, ma dobbiamo anche ascoltare dichiarazioni che destabilizzano le residue particelle di equilibrio di ognuno di noi. Tutta la gente intervistata si scaglia contro gli amministratori.Lamenta omissioni,promesse,mancati interventi e sperpero di danaro pubblico. Le stesse cronache ci ricordano gli avvenimenti degli anni precedenti. Anche la semplice osservazione neutrale delle colline messinesi – da nord a sud – ci documenta un disastro in progressione. Un continuo “grattare” e costruire che nessuno,proprio nessuno,ferma. Da Montepiselli alla collina dietro l'autogrill di Tremestieri.Sulla Panoramica salendo verso Faro e Sperone. Sulla spiaggia a S.Agata o Spartà. Situazioni di piccola e grande speculazione o di lottizzazioni di cooperative di ogni colore politico. Tutte ben rappresentate in consiglio comunale e provinciale e nelle giunte degli enti locali.
Eppure,nonostante tutto ciò, dobbiamo ascoltare interviste scandalose di chi ha il coraggio di ribaltare con cinismo la frittata. Interviste,oltretutto, giornalisticamente in ginocchio. La dichiarazione più irritante quella dell'assessore Scoglio che arriva a definire “sciacalli” coloro che parlano di abusivismo. Senza neppure accorgersi che, dal ministro Prestigiacomo al sottosegretario Bertolaso, in tanti hanno parlato proprio dei guasti derivanti dall'edilizia condonata dopo avere costruito fuorilegge e fuori regola cancellando normative antisismiche,cubature,distanze di sicurezza,verifiche sulla fornitura dei materiali etc. Sciacalli anche Bertolaso e la Prestigiacomo? Certo, c'è un concorso di colpa tra chi,per motivi vari,costruisce non rispettando le regole e chi suggerisce il silenzio assenzo,la concessione a progetti fasulli,la facilitazione sulle mancate verifiche tecniche e sui controlli in corso d'opera e per l'ottenimento dell'abitabilità e la conformità. Ed allora le responsabilità sono chiare. Il dipartimento Pianificazione urbanistica e quello per le attività edilizie e repressione dell'abusivismo così come anche il dipartimento alle urbanizzazioni primarie e secondarie dovrebbero essere messi sotto una bella lente d'ingrandimento.Dalla Magistratura in primo luogo prendendo atto che le amministrazioni attive e i tanti consigli comunali non lo hanno mai voluto fare. Ogni sindaco ha sempre confermato,più o meno, gli stessi vertici. L'arch. Minutoli è,di fatto,diventato il grande e potente gestore delle iniizative immobiliari nella nostra città.Sempre schivando inchieste giudiziarie e scandali. Oro Grigio e simili per esempio. Da questi dipartimenti iniziano i disastri e si manifestano le responsabilità che la parte politica copre,asseconda,anzi sollecita in virtù dello scambio del consenso e,a volte,anche per ottenere profitti.
Discorso a parte la questione della protezione civile. In una città ad altissimo rischio sismico la questione è stata trattata sempre come fatto marginale. Come non ricordare i contentini dati all'ing. Salvatore Rizzo ( che per tristissima ironia della sorte è anche il professionista più legato alla zona del disastro) con la delega assessorale o da esperto. Tutto però è sempre stato legato alla stesura del Piano ( cartaceo) comunale, illustrato virtualmente, dall'attuale amministrazione ma assolutamente inesistente nella pratica. Con un sito realizzato presso l'ex centrale del latte dalla precedente amministrazione. Locali privi però di ogni risorsa necessaria anche alla più minima emergenza. Con tecnici a mezzo servizio che, addirittura lo scorso 5 maggio erano stati spediti in Abbruzzo non si sa bene a fare cosa. Tanto è vero che l'intervento di questi giorni è stato garantito esclusivamente dalla Protezione civile nazionale con oltre 350 vigili del fuoco provenienti da fuori. Quindi una mancanza di immediatezza di provvedimenti da parte comunale e provinciale nonostante “l'allerta meteorologica” che avrebbe presupposto un adeguato stato d'attenzione. La precipitazione iniziata alle 18,30 e terminata attorno alle 21,00 di giovedì scorso ha visto il primo intervento della Guardia Costiera che ha raggiunto la spiaggia di giampilieri alle ore 2. Quindi dopo 5 ore dalla fine della pioggia e ben otto ore dall'inizio del temporale. In tutto questo tempo cosa hanno fatto e organizzato i responsabili della Protezione Civile comunale? C'era qualcuno in sede. C'era qualcuno che rispondeva ai centralini? C'era qualcuno che metteva in allerta l'autoparco municipale? Non si hanno notizie in proposito da parte dell'assessore competente. Preoccupano quindi non poco le dichiarazioni del grande e ubiquo manager della protezione civile,Bortolaso, che dice che a breve il “supporto” della protezione Civile Nazionale sarà ritirato e tutto andrà trasferito alle “autorità locali” Prefettura,regione,provincia,comune.C'è da stare allegri.
Ultimo punto. Le evacuazioni, i trasferimenti - deportazioni negli alberghi, l'assistenza ai famigliari delle vittime del “fango di stato”. La struttura sanitaria sembra avere reagito bene anche se,come in altre occasioni,per alcune situazioni si è reso necessario il trasferimento a Palermo o Catania.Ma la continuità nelle turnazioni ospedaliere ci risulta eccellente. Anche il volontariato ha risposto bene intervenendo nei tre alberghi ospitanti. A parte qualche meschinità avvenuta all'hotel Europa da parte di un'acida signorina che ha persino rifiutato la disponibilità di altri volontari ( forse aveva paura di perdere la medaglietta). Qualcosa di più delle preghiere ci saremmo aspettati dalla Curia. In città esistono immobili imponenti ed inutilizzati che il vescovo cerca di offrire in vendita o in locazione alle pubbliche amministrazioni. L'ex sede dell'istituto Marconi a S.Chiara, per esempio,potrebbe benissimo essere utilizzata per una sistemazione adeguata e decente che,temiamo, non sarà breve.
Rimangono e continueranno a spadroneggiare tutte le parole inutili sullo stato di calamità, sulle competenze, sulle risorse necessarie e, immancabilmente, sul dirottamento dei fondi destinati al ponte. La visita del cavaliere suscita appetiti di ogni tipo. Alla fine qualcuno riuscirà a pensare a come mettere in sicurezza questa città ( tutta la città) e a come dare un futuro sereno a quel migliaio di nuovi profughi che all'improvviso hanno visto stravolta la loro esistenza?

Messina 3 ottobre 2009
Posted By: Unknown

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