
Oggi doveva essere la giornata della sicurezza nelle zone colpite dall'alluvione dell' 1 ottobre scorso. Grande spiegamento di vigili urbani a Giampilieri ( dove nessuno ne ha mai incontrato qualcuno)condotti dal generale Ferlisi Calogero, uomini della Protezione civile regionale guiditai dall'Arcangelo palermitano, tanti Vigili del Fuoco ( gli unici sempre presenti), e gli amministratori con in testa il sindaco,il fedele Antonio Ruggeri coordinatore della struttura del "soggetto attuatore", l'assessore Magazzù, il dippino Panarello,uno stuolo di portaborse e tanti giornalisti.All'ing.Amato il superbo compito di digitare sul telefonino di servizio il numero che avrebbe dovuto fare scattare l'allarme al fischio delle sirene. Tutto pronto e preparato,nessuna vera emergenza,finzione pura.Neppure un alito di vento,nemmeno una nuvoletta o uno spruzzo d'acqua.Via al numero fatale. Un fischio che fa fiasco già a Giampilieri ( ombelico della grande macchina di "Emergenza Messina") mentre più su a Altolia la sirena sul campanile si blocca del tutto.Roba da fuggire dalla vergogna. Invece nulla.Con grande teatralità interviste a go go. Tutto bene,tutto okay. "Stiamo procedendo bene.Solo qualche piccola revisione del sistema e poi sarà una grande sicurezza". Le parole del sindaco e del protettore civile vanno bene per la stampa. Meno bene per i poveri cittadini che dopo mesi di angosce devono pure sopportare queste sceneggiate. Da lunedì si riprende. La montagna sarà fermata...da una rete.Non è una battatuta ma la semplice verità.Un Comitato cerca intanto alloggi per gli alluvionati. In attesa del ...ponte.
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