sabato 24 aprile 2010

IL DISASTRO DELLE POLITICHE GIOVANI A MESSINA


conclusioni della giornata su
“L'ascolto e il dialogo”
Rapporto sulle politiche giovanili a Messina
I minori a Messina.


Secondo una stima approssimativa i minori costituiscono il 18 % della popolazione. Ovvero, nel nostro capoluogo, la cifra si aggirerebbe attorno a 40 mila ragazzi.
In Sicilia i minori da 0 a 17 anni sono oltre 1 milione.

Come vivono, come giocano i minori.
In aumento vertiginoso, tra i ragazzi di 11 e 17 anni l'uso dei cellulari e del computer. Ma molto vasta è la popolazione minorile esclusa da queste opportunità. Non disponiamo di analisi sulla fruizione dei diversi tipi di intrattenimento ( cinema,libri,musei,spettacoli sportivi,teatro,concerti). Il gioco per i più piccoli è impedito dalla mancanza di spazi e di luoghi adeguati come dimostrano le classifiche annuali sulla “qualità della vita” nella nostra città.


Emarginazione e povertà.

Le stime indicano in una percentuale attorno al 25 % dei minori poveri costretti all'esclusione sociale. Ciò significa che almeno 10 mila minori a Messina vivono in stato di povertà.
scolarizzazione, asili nido,dispersione scolastica. Il dato più evidente è quello che riguarda la crescita dei minori stranieri presenti nel nostro distretto scolastico. Una delle sfide immediate è, quindi, quella che riguarda l'inserimento di tutti i bambini e i ragazzi stranieri.

L'Osservatorio ha avviato il progetto di “Cittadinaza Globale” che però stenta a raggiungere livelli adeguati di efficacia a causa della scarsa collaborazione di alcuni riferimenti istituzionali.

Per quanto riguarda il numero degli asili nido e delle scuole materne bisogna rilevare il boom dell'offerta privata e la cronica debolezza di quella pubblica. Questo settore meriterebbe una seria e severa riconsiderazione da parte delle pubbliche amministrazioni.

Non è stato possibile inoltre avere dati certi e precisi sull'abbandono scolastico. La carenza strutturale nella ricerca e nella trasparenza dei dati rappresenta uno degli elementi più negativi della nostra realtà.

Le stime indicano nel 24 % la percentuale dei ritiri. Il fenomeno riguarda soprattutto la scuola media superiore e la fascia di ragazzi che provengono da ambienti familiari svantaggiati. La Sicilia assieme al Molise è la regione che registra il maggior numero di abbandoni. Così come alte sono le quote di interruzioni di frequenza scolastica e di alunni non valutati per assenze dovute a motivi familiari.

Minori e salute,Inquinamento,Minori e psicofarmaci e dipendenze;

L'obesità infantile si attesta attorno alla media nazionale che è del 36% tra i bambini di 10 anni. Ciò a causa di una seria campagna sull'alimentazione ( anche nelle mense scolastiche) e alla bassissima percentuale di attività sportiva praticata dai giovani. L'inquinamento atmosferico,elettromagnetico e da rumore, in città, raggiunge livelli altissimi. L'Osservatorio,assieme al responsabile del WWF Giuseppe Falliti ha in cantiere alcune iniziative mirate alla tutela ambientale.
In Italia gli adolescenti che fanno uso di antidepressivi si attestano attorno a 30 mila. Secondo i dati elaborati dal Comitato scientifico di neuropsichiatria si sostiene che il 9% soffrirebbe di disagi o turbe mentali e il 10% circa di disturbi da deficit dell'attenzione con iperattività. A seguito del decreto ministeriale del 22 luglio 2003 è stato deciso che il farmaco “Ritalin” non doveva più considerarsi sostanza stupefacente ma “psicofarmaco prescrivibile a bambini e adolescenti”.Con tutte le conseguenze del caso. A seguito di questa sciagurata tendenza in Italia è nata la campagna “Giù le mani dai bambini” per affrontare con metodologie pedagogiche ed educative problemi riguardanti il disturbo.

Disagi giovanili e familiari.

All'interno delle famiglie nascono e si giocano le soluzioni ai problemi legati al disturbo alimentare,all'uso di alcool e droghe, ai fallimenti scolastici, ai comportamenti antisociali fino ad arrivare a disturbi depressivi e comportamenti psicotici . Non si riescono a individuare quali siano le strategie della società e delle varie pubbliche amministrazioni per fare fronte a tale oscuro scenario. L'Osservatorio insiste nel richiedere,ancora una volta, alla amministrazione comunale e provinciale l'istituzione del Garante per l'Infanzia che possa realizzare un progetto condiviso di Politiche per i giovani.

Lavoro minorile,sfruttamento In Italia sono circa 500 mila i minori tra 11 e 14 anni che svolgono lavori precoci. Prevalentemente praticano lavori occasionali o stagionali. C'è ancora molta ambiguità e confusione nella definizione del lavoro minorile e/o dello sfruttamento.
Quello che invece oggi emerge prepotentemente è lo sfruttamento sessuale dei minori.In Italia si calcolano 31 mila minori sfruttati,in particolare immigrati. Nella nostra città non è assolutamente trascurabile la crescita del numero delle ragazze, non immigrate, che, per condizione di estrema povertà si avviano alla prostituzione occasionale e non.

Minori in istituto,adozioni,affido Dopo la Legge n° 146 del 28 marzo 2001 che sanciva la chiusura definitiva degli istituti dal 31 dicembre 2006 venivano avviate le “case alloggio” o “case famiglia”. In Sicilia si contavano 539 bambini accolti negli istituti.
L'affidamento è regolato in Italia dalla legge 149/ del 2001 e consiste nell'accogliere per un periodo determinato . L'affido può essere consensuale o giudiziale. Il 42% dei ragazzi in affido ritorna a casa.

Le condizioni dei giovani diversamente abili;
Assoluta mancanza di case famiglia o di progetti “dopo di noi”. La condizione, da tutti i punti di vista, è sconfortante. Su questa situazione l'Osservatorio si propone una serie di iniziative mirate a cambiare l'assurda triangolazione tra risorse sperperate,appalti e sevizi non di qualità.
Posted By: Unknown

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