
La situazione. Il grande bluff dell’H1N1
di Valter Vecellio
Sui giornali la notizia pare esser è scivolata tra la generale indifferenza. La recupero da un’interrogazione al ministro della Sanità di Maria Antonietta Farina Coscioni. Il consigliere speciale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Keiji Fukuda sostiene che, per quanto riguarda il virus dell’H1N1, quella che un tempo si chiamava “peste suina”, c’è stata difficoltà di comunicazione, confusione, surplus di “offerta” di vaccini. Un linguaggio diplomatico, che però nell’essenza conferma quanto si sostiene in un dossier pubblicato giovedì scorso su “Notizie Radicali” e in estratto sull’ultimo numero di “Agenda Coscioni”.
Cominciamo col dire che su questa vicenda i radicali hanno presentato sette interrogazioni, tutte rimaste senza risposta. Si raccoglieva un allarme lanciato fin dal 14 settembre scorso un allarme del professor Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, ipotizzava che il fenomeno in realtà fosse enfatizzato per pilotare milioni di euro in quelle che definisce «le voraci fauci delle multinazionali dei farmaci».
Si chiedeva conto del contratto stipulato con la multinazionale Novartis, quanto costavano alle casse dello Stato i vaccini; se era vero che con la Novartis era stato sottoscritto un contratto con clausole curiose, che contemplavano la possibilità di mancato rispetto delle date di consegna del prodotto senza alcuna penalità per l'inadempiente o che prevedono che un eventuale rimborso da parte della società produttrice il vaccino sia possibile solo per danni causati a terzi a causa di difetti di fabbricazione, mentre in tutti gli altri casi, ad essere rimborsata sarebbe la ditta farmaceutica.
Al di là delle parole, i fatti e le cifre:
Non c’è stata pandemia influenzale. Da ottobre i casi di persone contagiate dal virus H1N1 sono stati poco più di 4 milioni. I morti sono stati in totale 210, cioè circa lo 0,005 per cento. Numeri dunque di gran lunga inferiori a quelli patiti nel 2008 per la “normale” influenza. Per quanto riguarda le dosi di vaccino, il governo ne ha acquistate 24 milioni di dosi; ne sono state distribuite solo 10 milioni. 830 mila le persone che si sono vaccinate. La spesa: il contratto siglato dal ministero della Salute con la Novartis vale 184 milioni di euro. Considerato il flop delle vaccinazioni, non un grande investimento per la salute pubblica e per i cittadini-contribuenti.
A questo punto bisogna davvero chiedersi se il Grande Allarme mondiale per l’H1N1 non sia stato, in realtà, un Grande Bluff. E’ giunto il tempo di chiarire. Il rapporto Levinson, ispettore del ministero della Salute USA parla esplicitamente di esperti di vaccini prezzolati e di clamorosi conflitti di interesse, che la paura mediatica dell’influenza faceva parte di una strategia commerciale. Quello che è accaduto negli Stati Uniti può essere accaduto anche da noi. un’inchiesta indipendente per chiarire gli aspetti di questa vicenda sarebbe opportuna.
Questa la situazione, questi i fatti.
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