venerdì 11 giugno 2010

I RADICALI in Parlamento CHIEDONO SPIEGAZIONI SULLO SCEMPIO di MESSINA


Atto Camera ( CHE NESSUNO RIPORTA )

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03045
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
giovedì 10 giugno 2010, seduta n.335

ZAMPARUTTI, GRANATA, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


dal febbraio del 2006 il WWF Italia ha richiesto a tutti gli organi competenti, la sospensione della applicazione della variante al Piano Regolatore Generale della città di Messina anche alla luce delle norme di tutela previste dal decreto assessoriale della regione Sicilia del 21 febbraio 2005 in GURS n. 42 del 7 ottobre 2005, con il quale viene istituita la Zona a protezione speciale cod. ITA 030042 ai sensi della direttiva 79/409/CEE;

detta zona di protezione speciale è conseguente alla condanna C 378/01 emessa dalla Corte di giustizia europea e della successiva procedura di infrazione avviata dalla Unione europea e viene istituita dalla regione Sicilia per evitare una sanzione di 100.000 euro al giorno per ogni giorno di ritardo a partire dalla data del 22 febbraio 2005 (DA 21/2/2005);

la richiesta di sospensione della applicazione della variante al PRG della città di Messina viene reiterata dal WWF Italia a più riprese, tra le ultime, anche nel luglio del 2009, sottolineando peraltro come l'attività edilizia in crescendo costituisse grave e irreversibile danno non solo al patrimonio ambientale del territorio tutelato da norme internazionali, nazionali e regionali, ma mettesse a repentaglio anche la sicurezza pubblica alla luce del sempre più grave dissesto idrogeologico ed elevato rischio sismico;

la stessa richiesta veniva avanzata a più riprese dal 2007 ad oggi, dall'ispettore capo del genio civile, ingegner Gaetano Sciacca, il quale segnalava agli organi preposti l'incremento esponenziale del rischio idrogeologico, ed una preoccupante escalation di concessioni edilizie da parte del comune di Messina sia prima che dopo l'alluvione del 1o ottobre 2009 che ha colpito la fascia sud della città di Messina, molte delle quali, rilasciate mediante lo strumento del silenzio assenso, sancito dall'articolo 2 della legge regionale 17/94;

nel maggio del 2009 il WWF Italia presentava nuove denunce oltre a segnalazioni precedenti, su specifiche lottizzazioni e opere il cui iter approvativo sembrerebbe non regolare; due delle stesse risultano archiviate pochi mesi dopo ma nel mese di novembre 2009, vengono ripresentate alla procura della Repubblica di Messina che dispone il sequestro di uno dei cantieri denunciati (maggio 2010);

il comune di Messina, in data 1o ottobre (giorno della tragedia di Giampilieri) risponde ancora una volta che non intende procedere alla sospensione dello strumento urbanistico alla luce anche di un parere dell'assessorato regionale territorio e ambiente - dipartimento urbanistico - mentre lo stesso assessorato, dipartimento VIA VAS sostiene l'obbligatorietà dell'applicazione delle norme di tutela previste dallo ZPS;

per ovviare alle norme di tutela subentrate con l'istituzione della zona a protezione speciale, il comune ha istituito una commissione «valutazione di incidenza» che ha di fatto, dal settembre 2007 al luglio 2009, approvato centinaia di nuove edificazioni, molte delle quali in aree di pregio naturalistico ma non ottemperando mai all'obbligo di legge di redigere la valutazione di incidenza sull'intero strumento urbanistico. La totalità delle valutazioni di incidenza analizzate dal WWF risultano difformi da quanto richiesto dall'allegato G di cui al decreto del Presidente della Repubblica 357 del 1997 e successive modificazioni e integrazioni e tali difformità vengono inutilmente segnalate agli organi preposti;

nell'estate del 2007 ma anche precedentemente e successivamente, gran parte del territorio del comune di Messina è stato sottoposto ad incendi devastanti;

incendi vengono a tutt'oggi appiccati anche in mesi invernali e primaverili, senza alcun controllo né registrazione al catasto né spegnimento nella quasi totalità dei casi;

nonostante le norme di tutela vigenti sia ambientali che paesaggistiche e idrogeologiche, si è proceduto all'apertura di decine di cantieri in aree anche fortemente acclivi, in aree di impluvio e si è proceduto anche alla edificazione a ridosso delle fiumare e ad opere di sistemazione idraulica estremamente inutili e dannose;

giorno 1o ottobre 2009 gli eventi meteorologici hanno provocato danni ingenti a cose e persone (31 morti e 6 dispersi) e che le acque meteoriche necessitano - per non provocare danni - di trovare condizioni quanto mai sane per non provocare tragedie altrimenti evitabili;

il dramma della zona sud di Messina, seppur non imputabile direttamente all'eccesso di edilizia ma soprattutto ad incendi e apertura piste sui crinali, ha dimostrato che solo la prevenzione può impedire il ripetersi di nuove tragedie;

nonostante le reiterate richieste e gli eventi luttuosi del 1o ottobre 2009 il comune di Messina ed il sindaco non hanno ritenuto di sospendere la variante al PRG della città di Messina ma solo e per giunta da pochissimo tempo (17 maggio) di sospendere per due mesi il rilascio delle concessioni edilizie e in 11 casi, la sospensione delle concessioni rilasciate poiché non ancora realizzate le opere di urbanizzazione (e quindi non per conclamati illeciti autorizzatori) in alcuni dei quali peraltro si continua a lavorare nonostante le segnalazioni effettuate dal genio civile alla procura della Repubblica di Messina anche su segnalazione del WWF;

è proseguita e proseguirà nuovamente presso l'ufficio urbanistica del comune di Messina la prassi di rilasciare concessioni edilizie ai sensi dell'articolo 2 della legge regionale 17 del 1994 ovvero, mediante silenzio assenso, al pari delle varianti in corso d'opera sempre mediante silenzio assenso;

le dichiarazioni rese dal sindaco onorevole Giuseppe Buzzanca nel febbraio e nel marzo 2010, di redigere un nuovo Piano Regolatore Generale da completarsi nel 2012 ha provocato un effetto acceleratore e moltiplicatore delle istanze per ottenere nuove lottizzazioni e licenze edilizie incrementando esponenzialmente il rischio per la pubblica incolumità;

intere colline sono state sbancate destabilizzando gravemente i pendii che sono pertanto di facile dilavamento e lisciviazione e, in caso di forti piogge, soggetti a frane e smottamenti con quel che ciò potrebbe comportare, e che a tutt'oggi sono decine gli sbancamenti realizzati, ed altri prossimi a realizzarsi, cosi come piani quadro e lottizzazioni anche in aree gia fortemente a rischio idrogeologico;

l'unico ente ad oggi ad aver posto un freno seppur parziale, al dilagare del sacco edilizio è il genio civile che subisce costantemente attacchi dagli ordini professionali e da altri uffici della pubblica amministrazione;

il WWF Italia ha richiesto anche l'intervento del prefetto di Messina atteso che giorno dopo giorno si realizza un nuovo assalto al territorio che non ha precedenti nella storia di Messina;

secondo i dati ISTAT la popolazione residente nel comune di Messina è negli ultimi anni diminuita, e viceversa è in modo anomalo aumentata l'offerta di nuove abitazioni, rappresentando un investimento che porta inevitabilmente alla domanda ad oggi priva di risposte, se vi possa essere anche riciclaggio di denaro sporco della mafia nell'impressionante onda cementizia che sta colpendo il territorio messinese;

l'esponente locale del WWF subisce da mesi atti anomali e tentativi di delegittimazione - regolarmente denunciati alle competenti autorità - per avere ripetutamente segnalato anche a mezzo TV nazionale, radio nazionali, quotidiani e settimanali nazionali oltre che regionali e locali - la gravissima situazione di Messina, portando numerose troupe televisive anche in prossimità di alcuni dei cantieri denunciati e ancora oggi operanti senza alcun fermo -:

quali iniziative di competenza si intenda adottare sia per il rispetto delle norme di tutela ambientali vigenti da ormai 5 anni e costantemente disattese, sia per evitare che il già grave rischio idrogeologico venga ulteriormente incrementato e inneschi situazioni di grave pericolo per la pubblica incolumità;

di quali elementi disponga e quali iniziative intenda adottare il Ministro dell'interno, al fine di impedire l'incremento esponenziale del pericolo per la pubblica incolumità dei cittadini di Messina.
(5-03045)
Posted By: Unknown

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