sabato 21 agosto 2010

LA GRANDE ILLEGALITA' del TRAGHETTAMENTO PRIVATO

A Messina c'è un approdo, quello della Rada S.Francesco, che è fuorilegge perchè mancante di regolare concessione. lA TRATTA è stata creata illegalmente nel 1967 grazie all' abusivo abbassamento del sottopasso ferroviario di Villa S.Giovanni. Nasceva così il monopolio privato che decretava il fallimento ( voluto ) dei mezzi RFI. Tutto ciò non sarebbe potuto avvenire se i responsabili della Navigazione delle Ferrovie non si fossero lasciati convincere al silenzio,alle omissioni di denunzia. Tutto ciò non sarebbe potuto avvenire se le Procure di Reggio e Messina non fossero state distratte.Diciamo così. QUESTA la grande illegalità che governa ancora oggi, dopo oltre 40 anni, i trasporti nello Stretto di Messina. E allora non c'era al governo Berlusconi.
Immaginare soltanto quelli che possono essere i profitti di una tale attività, sostanzialmente fuorilegge,è impossibile quantificare. Alla fonte di tanta ricchezza si sono nutriti schiere di politicanti. No i politicanti che detengono le quote societarie.Cioè Genovese & C. Intendiamo quei politicanti di quasi tutti gli schieramenti politici che in Calabria e Sicilia hanno tratto beneficio attraverso le società di traghettamento.Pagandosi campagne elettorali ( soltanto l'ex sindaco di Messina Leonardi lo ammise),facendosi assumere mozzi e comandanti.
Oggi succede ancora che la Polizia municipale e non svolga, in queste ore di esodo e controesodo, un servizio di assistenza e indirizzo degli automobilisti in vacanza verso gli approdi privati.Uomini in divisa che spalettano indicando le corsie da seguire. Amministratori della viabilità che penalizzano i cittadini residenti pur di "fluidificare" il traffico dei traghettati. Strade urbane bloccate dalle code. Il solito maledetto inferno di sempre.
Nel silenzio di quasi tutti ( solo il Comitato La Nostra Città continua a mobilitarsi e a produrre esposti regolarmente insabbiati dalla magistratura) c'è il nuovissimo approdo di Tremestieri chiuso. Ufficialmente per "manutenzione". Nella realtà perchè quell'approdo, a Sud di Messina, allunga la percorrenza a mare e non conviene ai tirchi azionisti di Tourist & Caronte.
Per permettere tutto ciò il direttore dell'Autorità Portuale Lo Bosco ( già promosso per ovvi meriti a dirigere le Ferrovie) da anni è riuscito così bene a fare fallire dei bandi regolari di gara che garantissero la concorrenza per la concessione della Rada S.Francesco. Con lo scopo evidente di favorire Tourist & Caronte che continuano così a gestire fuori dalla legge quell'approdo nel cuore della città.
Questa è la prassi accettata da tutti. I politici di ogni colore,i prefetti,i procuratori della Repubblica,e via via attraversando le istituzioni.
Poi dicono che in Sicilia comanda la mafia. Forse c'è qualcosa di più potente e più inattacabile di "Cosa Nostra". Chissà come chiamarla...
Posted By: Unknown

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