
I quattro morti di Giammoro come i morti del Segesta? Questa volta un elicottero esplode carbonizzando quattro esseri umani. Il fatto avviene a Giammoro dentro lo stabilimento della "Nuova Cometra". Il sostituto procuratore della Repubblica di Barcellona,assalito dai giornalisti a tre o quattro ore di distanza dal disastro,si preoccupa subito di non dare nessuna indicazione, nessun elemento. Silenzio su tutti i fronti. L'impressione è quella tipica di trovarsi nel mezzo di qualcosa di non confessabile. Di un segreto da custodire. Non certo la voglia di proteggere le famiglie dei morti ma di proteggere altri. O altro. I Carabinieri hanno lo stesso comportamento di estrema riservatezza.
Dopo tre giorni la procura di Barcellona ipotizza, ancora a carico di ignoti, i reati di disastro aereo e omicidio colposo plurimo. Ignoti? Ma cosa sarebbe ignoto? Quale responsabilità è ignota da non permettere neppure di iscrivere sul registro degli indagati dei nomi? Chi ha permesso di utilizzare quello stabilimento per fare partire e arrivare elicotteri ha commesso un reato? Chi ha omesso di vigilare per anni su quella "zona franca" ha commesso un reato? A cominciare dalle forze dell'ordine sul territorio? Il titolare della Cometra ( nuova ) è stato interrogato ed ha spiegato i fatti di cui per forza doveva essere a conoscenza? Quali sono i rapporti tra la proprietà ( vera ) della Nuova Cometra e Pasquale Siclari? Insomma signor procuratore si vuole arrivare alla verità? Si vuole fare giustizia in nome di quei morti? Oppure,dopo consulenze e titubanze di rito, si finirà con lo stabilire che le colpe erano tutte di quel povero comandante che era alla guida dell'elicottero? Come per il Segesta.Appunto.
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