
CARO LUCIO D'AMICO
GAZZETTA del SUD
Carissimo Lucio,
nel tuo commento di oggi lanciavi una sfida al direttore generale del
Policlinico Giuseppe Pecoraro. Lo invitavi a dire chi fosse stato a
condizionare il suo lavoro di direttore generale, di chi – massone –
trama nell'ombra.
La tua sfida è, in qualche modo, la stessa che ha lanciato il
sindaco, la Cisl e molti altri soggetti. Gettata così, a qualcuno, la
richiesta potrebbe però sembrare un espediente per invitare al silenzio.
Insomma un paradosso linguistico. Ma io so che non è così. Tutti a
Messina vogliono conoscere e sapere. Tutti professano trasparenza.
Ovviamente il sindaco non è a conoscenza di collegamenti massonici o
altro. No. Sicurissimamente non conosce nulla altrimenti avrebbe già
agito. Allo stesso modo nulla sa e conosce il volontario esperto di sanità
dott. Salvatore Furnari che il dott. Giuseppe Buzzanca ha voluto al suo
fianco per affrontare tempestivamente e organicamente i problemi
sanitari. Insomma c'è una certa ignoranza sull'argomento.
Sembrerebbe. Magari se qualcuno, che qualcosina conosce, avesse
voglia di vederla pubblicata, sono certo, non potrebbe.
E allora, carissimo Lucio, tu che sei un autorevolissimo giornalista
perchè non pubblichi tutti i nomi dei primari e alti funzionari della sanità
che sono iscritti alla Massoneria e/o che con certezza si sappia di
appartenere a qualche Loggia? Non sarebbe una lista nera ma una
semplicissima elencazione chiarificatrice. Oltretutto la Massoneria
dichiara di mettere a disposizione i propri elenchi quindi non dovrebbe
esserci nessun ostacolo. Insomma, chi può, non nasconda e si
nasconda se nulla c'è da nascondere.
Sono certo che tu saprai ben rappresentare questa esigenza di
chiarezza che elimini anche le “zone di impunità” alle quali facevi
riferimento.
Un abbraccio Saro Visicaro
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