L'adunata "apartitica" e antipolitica organizzata nelle zone dell'alluvione del 2009 è stata una sorta di ipocrita rappresentazione per amministratori e politici. Una sorta di cinica s-mobilitazione compiuta nello stesso momento che in Parlamento veniva votata la fiducia al "milleproroghe" con il quale si toglievano risorse al Sud,ai Comuni meridionali, favorendo gli elettori della Lega.
Tra le altre cose quel maxiemendamento del Governo non tocca in alcun modo la sanatoria per le sanzioni ai partiti sui manifesti abusivi tradendo lo stesso richiamo del Presidente Napolitano.
Quindi l'ennesimo condono bipartisan, inserito al Senato con un emendamento targato PD e PDL, che lascerà impuniti tutti coloro che hanno devastato le città e falsato il processo di formazione dell'opinione pubblica. Milioni di euro di mancato introito per i Comuni che avevano messo in bilancio le multe.
Sanatorie che si susseguono dal 1996 ponendo una questione di democrazia prima ancora che di moralità.
Non c'erano i radicali a Giampilieri per marcare una distanza da quei parlamentari che a Roma si accordano per non concedere soldi alle vittime dell'alluvione e a Messina organizzano cortei e adunate per reclamare l'esatto contrario.
Gli stessi uomini politici e amministratori che farebbero bene a raccogliere risorse per ridare una casa agli alluvionati iniziando dal contenimento dei "costi della politica" stessa.
Due proposte precise fanno i radicali per il reperimento di finanziamenti da impiegare immediatamente nelle zone alluvionate:
1) Storno del finanziamento concesso dal governo Prodi per la copertura dello stadio S.Filippo ( finanziamento del quale si sconosce la destinazione).
2) Impiego delle risorse regionali per la formazione da indirizzare in cantieri di lavoro e in opere di sicurezza nel territorio ferito dal dissesto idrogeologico.
Nessun commento:
Posta un commento