martedì 14 giugno 2011

Referendum: tra cittadini responsabili e zoccolo refrattario


Come da abitudine, dopo ogni tornata elettorale e/o referendaria, alla fine i vincitori sono tanti e i perdenti scompaiono. Oggi,a Messina, giornali e giornalisti che avevano "dimenticato" la vicenda referendaria titolano a più colonne la vittoria dei "SI". Ieri,a caldo,tentando una prima sommaria riflessione su facebook, ho dovuto subire una serata di continue e inutili precisazioni di un giornalista - movimentista impegnato in un area politica vasta: dai grillini a Letta del PD.E sapete perchè? Perchè avevo scritto che la Percentuale di Messina era attorno al 30% (cioè circa l'ultimo dato ufficiale delle 22 di domenica) e che,in ogni caso, alla fine il capoluogo non avrebbe superato la soglia del 50%. Cosa poi avvenuta puntualmente.Ma l'insofferenza del giornalista - movimentista era dovuta al fatto che il sottoscritto - con quella considerazione inghiottita nel vortice di facebook - avrebbe denigrato le lotte del (suo) movimento referendario. Cribbio! Siamo quasi all'apologia. Ma perchè riporto questa noiosa cronaca? Semplicemente per dire che sono in tanti ad aspirare ai benefici del successo.Oggi, per esempio, vedevo interviste nei tiggi locali di personaggi che durante la mobilitazione referendaria non avevo mai avuto modo di incontrare.E,magari,cittadini impegnatissimi che le TV neppure lambiscono. Al netto delle miserie le considerazioni sono queste.Il successo di partecipazione referendaria è dovuto ad un insieme di cose.La volontà di molti partiti e personaggi del centrodestra di liberarsi di Berlusconi.Al Nord certamente la Lega. Dalle nostre parti chiarissimi i segnali dei Lombardiani,dell'UDC di Casini e D'Alia,di Lo Monte ( persino il presidente del Consiglio comunale era mobilitato attivamente),del deputato regionale De Luca (con pubblicità per il SI su tutti i giornali),del deputato nazionale PdL Germanà (con forti interessi nel fotovoltaico), dell'area finiana e rutelliana. Questo il corpo consistente di quei 93 mila cittadini messinesi che hanno quasi raggiunto il quorum. Il Pd di Genovese è stato sostanzialmente assente.Così come assente il vescovo e tutta la Curia. Attivissimo invece il Circolo PD di Alessandro Russo e Ciccio Palano Quero.Il resto zero.Poi la sinistra con i suoi numeri,le sue divisioni e le storiche permalosità. Radicali e Verdi avevano fortemente voluto il Coordinamento già dal 7 maggio scorso.Formalmente quel coordinamento vide la luce (nell'iniziale indifferenza dell'informazione) ma il coordinamento vero non si riuscì a realizzare.Il partito di quel che resta dell'ex Scilipoti si considera il "padre nobile" di questi referendum e, a modo dei responsabili, tutti gli altri si sarebbero dovuti annettere a loro (sic!).Gli amici di Vendola si considerano invece gli unici detentori della ..sovranità popolare.I Comunisti devono dimostrare di non essere secondi ai vendoliani e così via. Fatto è che tutta quest'area - dal PD ai Verdi,Sel,Di Pietro,Comunisti,Partito Radicale,alle europee del 2009 nella città di Messina hanno ottenuto circa 30 mila voti. Ragione vorrebbe,secondo questa cruda analisi,che nessuno si sentisse al di sopra di tutti gli altri o,nello specifico, il vero vincitore di questi referendum. Novantatremila cittadini hanno invece dimostrato e chiarito le loro idee dentro le urne.Nonostante la pessima informazione e lo scarso coinvolgimento dei partiti (popolari). Quasi altri 90 mila cittadini invece hanno preferito disertare l'appuntamento e su questo zoccolo refrattario che,crediamo,bisognerebbe lavorare.
Posted By: Unknown

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