mercoledì 11 aprile 2012

SE BUZZANCA non FOSSE BUZZANCA


Se Buzzanca non fosse Buzzanca ma un signore qualsiasi non avrebbe rinviato a oltre il novantesimo minuto la sua permanenza a Palazzo Zanca.Purtroppo Buzzanca è Buzzanca e,quello che è peggio,si lascia consigliare anche da chi cerca di ricavare il massimo possibile dalla sua permanenza nella stanza dei bottoni.Insomma qualcosa resta pur sempre. Meno che la faccia.Oggi la giunta che governa Messina, e tutta la corte di contorno,preferiscono galleggiare sulle macerie di una città al collasso.Nessuno degli obiettivi che la sua coalizione aveva sbandierato nella campagna elettorale del 2008 è stato raggiunto.Le grandi opere sono crollate prima di nascere.Dal ponte alle grandi speculazioni immobiliari - finanziarie gettate sul tavolo dall'avvocato Scoglio. Tirone, Mortelle - Tono, porticciolo Grotte, i sogni di Franza & C. subiscono una frenata. Gli svincoli Giostra - Annunziata, dopo 20 anni, sono ancora li a dimostrare la rapacità della classe politica messinese.Il gioco sporco delle varianti ai progetti per lucrare quanto più possibile.Tutto ciò senza che mai un procuratore della Repubblica avesse voluto metterci becco. E poi la voragine dei servizi sociali appaltati alle cooperative vicinissime ai politici. E ancora lo scandalo dei rifiuti - Messinambiente e dintorni. I trasporti e l'azienda privatizzata (da sindacati e politici)dell'Atm. La questione degli acquedotti che pompano acqua e risorse pubbliche. Il risanamento in mano a personaggi come Capurro che delle baracche hanno fatto il loro personale serbatoio di consensi. I mercati sotto tutela dei Ticonosco di turno.Il verde pubblico in mano a un gruppo di stroncatori e dissipatori di vegetazione.Insomma una situazione in caduta libera.Con la solita continua cementificazione delle colline che prosegue spedita e indisturbata come il passaggio delle carovane di tir.A tutto questo disastro si aggiunge quello rappresentato dalla presenza - assenza di un partito come il PD saldamente nelle mani di Francantonio Genovese. Un finta opposizione che costituisce la vera stampella all'amministrazione Nania - Buzzanca. Gli affari di Genovese vengono ben sostenuti dal PdL cittadino che riesce a cancellare persino l'evidente conflitto d'interessi che si concretizzava nella precedente amministrazione. Insomma una quadratura del cerchio che si materializza e consolida sempre più. Ovviamente per smontare un sistema di questo tipo non può bastare l'agitazione di qualche cartello o qualche slogan di indignazione.Sarebbe necessario mettere in campo coraggio,strategia,lavoro convincente a tutto campo.Sapendo che i poteri secolari o temporali si schierano sempre con i vincenti.Ma ancora non viene fuori un progetto credibile della società.I piccoli gruppi e gruppetti rimangono sospesi tra il cedere all'autoreferenzialità o il farsi risucchiare dal genovese di turno. Insomma se Buzzanca non fosse Buzzanca e l'opposizione di oggi non fosse quella che è la prospettiva migliorerebbe di molto.Aspettare però che ciò avvenga per caso significa essere dei buoni a nulla.
Posted By: Unknown

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