QUESTA VOLTA UN VOTO DALLA PARTE GIUSTA.

On: mercoledì, maggio 22, 2013 By: Unknown 0 commenti

Nelle elezioni del 2008 154 mila cittadini messinesi andarono a votare. Quasi 50 mila invece preferirono non esercitare il loro diritto di voto. Buzzanca ottenne circa 67 mila preferenze mentre Genovese si fermò a circa 50 mila. Lo scrutinio durò per oltre una settimana a dimostrazione che dentro i seggi succede di tutto. Un enciclopedia di illegalità che nessun magistrato osa mai disvelare. Il prossimo 10 giugno potrebbe succedere qualcosa di molto simile. Molti messinesi non andranno a votare,altri disperderanno le loro preferenze nel groviglio di candidati e di liste civetta. E' quello che vogliono i partiti per sperare di vincere. Partito Democratico e PDL hanno solo questa speranza. Fare disperdere più voti che sia possibile per sperare nella loro "raccolta" porta a porta,rione per rione,baracca per baracca,ufficio per ufficio.Da un lato la finta campagna elettorale dei "programmi", delle interviste e delle conferenze stampa sul nulla. Dall'altro lato,in modo quasi clandestino, girano invece molti soldi. Per la propaganda elettorale e per comprare consenso.Il voto di opinione viene così schiacciato,annientato,marginalizzato,ridicolizzato.Lo possiamo già vedere in certi articoletti,in certe sfumature,in certe interviste.Si costruiscono sapientemente i personaggi.Il candidato del Pdl viene accreditato come il ragazzo di buona famiglia,pulitino,perbenino,quasi politicamente vergine. Immacolato insomma.Distante persino dal suo partito che è quello di Berlusconi e Dell'Utri con tutto quello che ne dovrebbe conseguire.Lui vuole una Messina giovane,moderna,in serie A. Come,quando e con chi,poco importa. Il candidato di Genovese ha già un esercito dietro le spalle. Molti notabili ex berlusconiani sono passati con lui.Sentono odore di vittoria e di affari. Quell' "Ora Basta" che ripete insistentemente il candidato a sindaco che nel 2008 non era neppure nella lista ufficiale del PD,probabilmente è un suggerimento dei Santalco & C. che hanno lasciato la bandiera logora di forza Italia. Uno scenario torbido che non traspare però nelle cronache delle testate giornalistiche. E non si tratta di "par condicio" ma piuttosto di pigrizia intellettuale,di indifferenza,di sostanziale adesione al sistema imperante. Pessimismo? No! Realismo. Se non avessimo una "sotto - informazione e una disinformazione" ( le definizioni sono di Giovanni Sartori) allora potremmo veramente sperare che la gente si schieri "dalla parte giusta". Chi ha distrutto questa città in tutti questi anni sarebbe punito severamente,scenari nuovi si aprirebbero. La pessima amministrazione è sotto gli occhi di tutti.Nelle classifiche nazionali il comune di Messina è al 94° posto su 100. L'elettore non può essere confuso dalle stupidaggini che ancora si ripetono sul ponte e capirebbe che chi dice certe idiozie si dovrebbe vergognare per il solo fatto che in questa città,ancora oggi,alle prime ore del pomeriggio non c'è più acqua nei rubinetti.L'elettore saprebbe valutare chi ha distrutto un'azienda pubblica come l'Atm. Un cittadino saprebbe cosa si nasconde dietro la mala - vitosa gestione dei rifiuti. Il nove di giugno gli elettori informati e non compromessi potranno però scegliere un sindaco e una lista che lotta contro l'esercizio concentrato e incontrollato del potere politico. Questa opportunità e rappresentata dalla candidatura di Renato Accorinti sindaco e della lista di riferimento. L'ostacolo è grosso da superare, per tutto quello che è stato già detto e per oltrepassare la difficile soglia del 5% ( circa 8.000 voti). Non resta, almeno questa volta, che dimostrare di essere cittadini con un poco di cervello e non ingenui servitori di coloro i quali li affosseranno ancora una volta distruggendo il futuro dei loro figli.