On: sabato, giugno 08, 2013
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Unknown
Nel 2008 la coalizione di centrodestra con Buzzanca raccolse oltre 67 mila voti.Quella di Genovese si fermò a circa 50 mila voti.Oltre 10 mila voti ottenne D'Amore, il resto andò agli altri tre candidati a sindaco sostanzialmente annullati dal circuito mediatico. In totale votarono circa 150 mila elettori mentre il non voto si attestò a qualcosa come 50 mila elettori circa.
Il non voto appunto.Quale sarà questa volta la percentuale dei non votanti? I vari sondaggi non ci aiutano a scoprirlo ma,se dobbiamo fare riferimento all'andamento delle regionali e ancora di più alle ultime amministrative romane dovremmo concludere che sarà molto superiore a quello del 2008.Nonostante il numero elevatissimo di liste presentate ( più del doppio di quelle di questa volta)i messinesi nell'ultima tornata elettorale preferirono disertare le urne. Pur immaginando un lieve incremento di astensionisti potremmo ipotizzare questa volta che almeno sessantamila elettori non si recheranno alle urne.Se così fosse la base elettorale sarebbe vicina ai 140 mila elettori. Volendo continuare nel gioco delle ipotesi potremmo pensare che centro destra e centro diminuiranno il loro consenso. Se così fosse la coalizione Garofalo potrebbe ottenere 43 mila voti e quella di... Felice Genovese potrebbe ottenerne 35 mila.Ma intanto però dal centro destra al centrosinistra è passato mezzo partito di Forza Italia e l'UDC di D'Alia. Questo dovrebbe rimescolare le carte facendo scendere Garofalo a
34 mila preferenze ( - 33 mila rispetto al 2008) e salire Calabrò a
45 mila ( - 15 mila rispetto al 2008). Rimarrebbero 61 mila voti da assegnare.Qui il conteggio,se pure ipotetico, si complica. I Grillini,gli amici di Tinaglia, Accorinti e Scoglio come si dividerebbero le preferenze? In vantaggio tra i quattro,considerando la indiscutibile personale forza attrattiva, potrebbe esserci Renato che facilmente raggiungerebbe un clamoroso risultato.Diciamo 25 mila voti.Ne rimangono disponibili 36 mila. 15 mila
i grillini,12 mila
reset,9 mila
Scoglio? Chissà. Tutta fantasia? probabilmente. Ribaltando il discorso invece ai risultati del consiglio comunale c'è da considerare,purtroppo,che i consolidati assetti saranno mantenuti. Il centrodestra nel 2008 partiva con 27 consiglieri comunale e Genovese ne incamerava 16. Poi c'erano i due ottenuti dalla lista Risorgimento di D'Amore. Tot. 45. Quasi tutti si sono ripresentati anche se mescolandosi in liste "nuove" e schieramenti opposti. I loro bottini clientelari rimangono pero inattaccabili. Il presidente dell'attuale consiglio ebbe 800 preferenze ed oggi saranno probabilmente di più,molti altri,dall'indagato Capurro agli altri viaggiano tutti attorno al migliaio di preferenze cadauno. Cifre non scalabili col voto d'opinione. E così il sogno del cambiamento non decollerà mai. Per questo motivo ritengo che molti errori sono stati fatti anche in questa campagna elettorale.Trascinati dal facile entusiasmo abbiamo dimenticato,chi più e chi meno,l'obiettivo principale.Fare entrare i cittadini nella stanza dei bottoni.
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