On: sabato, giugno 22, 2013
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Tra poche ore Messina avrà un nuovo sindaco. La campagna elettorale,fatta più per immagini e spettacoli,si è conclusa. Da martedì si ricomincerà a parlare dei mille problemi che schiacciano questa città. In qualsiasi modo andrà a finire possiamo dire che con queste elezioni è nato un nuovo partito. Il PdD ovvero il partito del dispetto. E' certo che molti dei voti che andranno a favore di Renato Accorinti saranno i voti di coloro che visceralmente sono contro quello che rappresenta Francantonio Genovese. Il nipote di Nino Gullotti è riuscito in questa sorta di "miracolo" laico. La sua ottusa gestione del potere e degli affari ha fatto nascere una sorta di consenso elettorale nei confronti del candidato senza partito.Nella città che non riesce ad esprimere una società con una sua etica è sbocciata miracolosamente l'opposizione al piccolo sultano di via 1° settembre. Questa singolare forza elettorale è costituita certo da un'ammucchiata che mette assieme professionisti affermati,liberisti poco liberali,destra di ogni sfumatura,eccellenze dell'insofferenza.Insomma quel sicilianismo antico fatto di vendetta,di tradimento e di conservazione. Il paradosso dell'attività politica di Genovese è che, non essendo riuscito a costruire un partito veramente Democratico, ha involontariamente creato un'alternativa a se stesso. Ovviamente a questo corpo elettoralmente ambiguo ci sono, fortunatamente, da aggiungere i voti di coloro che credono nel cambiamento vero, nella forza di trascinamento della spontaneità, nella democrazia partecipata,nei beni comuni,nella sostenibilità ambientale ed economica. Insomma una novità quasi assoluta,per certi versi molto simile all'esperienza iniziale del movimento di Grillo,almeno nella parte che riguarda quel volere essere "oltre gli schieramenti", quel né con la destra né con la sinistra.Tutto ciò penalizzerà il candidato Felice Calabrò che,paradossalmente,senza l'ombra soffocante di Francantonio avrebbe potuto vincere a mani basse al primo turno. Vedremo come finirà. Personalmente ci auguriamo,ovviamente,che Renato possa farcela nello sprint finale. E,nello stesso tempo,ci auguriamo che alla sua affermazione segua l'immediata e concreta aggressione dei problemi di questa città,dei problemi dei tanti cittadini che sono al limite di sopravvivenza e di speranza. Bisognerà però tenere lontani gli immancabili "talenti finanziari" che con i loro appetiti si risvegliano ad ogni occasione per infilare i loro affari più bassi.Questo sarà il rischio più grosso sul quale vigilare e non fare sconti di sorta.

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