giovedì 3 aprile 2014

Palazzo Zanca e beni comuni. Chi tutela la cosa pubblica?

Sabato 29 marzo consiglieri comunali,consiglieri di Circoscrizione,Partiti con rappresentanze parlamentari e con loro uomini ai vertici delle Istituzioni ( da Renzi alla Boldrini al sindaco Accorinti) gridavano per combattere "rendite e speculazioni" e per "riprendersi la città". Ma i loro eletti cosa aspettano ad agire? Per questo abbiamo scritto questa lettera per loro.
Cari compagni, prendiamo spunto dalla VS manifestazione di sabato scorso “Contro i tiranni” per alcune considerazioni e proposte che potrebbero essere utili per il futuro. Il Comitato La Nostra Città non è un Movimento, non è un Partito non è rappresentato a nessun livello istituzionale. Il Comitato che abbiamo fondato il 25 aprile del 2000 è quindi quello che fa. Ovvero siamo quello che abbiamo fatto in questi anni per quanto riguarda la lotta al passaggio del gommato pesante dentro la città. Cerchiamo soluzioni praticabili e compatibili al superamento del transito dei tir. Sollecitiamo le istituzioni e le amministrazioni. Non abbiamo mai voluto ideologizzare le nostre azioni e ricerchiamo sempre una dimensione pragmatica dell’agire. Crediamo che quest'amministrazione ( e per tale motivo eravamo presenti nelle liste per le amministrative del giugno scorso) dovrebbe fare quello che altre amministrazioni non hanno saputo o voluto fare. Fino a questo momento,almeno da questo punto di vista,la giunta Signorino – Accorinti è stata un disastro. Noi siamo consapevoli del conflitto e combattiamo con le armi dello stato di diritto. La via giudiziaria è una di queste armi. Nell’attesa quindi di raggiungere l’obiettivo per il quale vi siete mobilitati, quel “riprendersi tutto contro le rendite e le speculazioni”, proponiamo a ciascuno di voi, per le rispettive funzioni ( consiglieri circoscrizionali, comunali, regionali, nazionali ) che rappresentate, di sollecitare l’amministrazione comunale ad occupare quel ruolo che di diritto le compete all’interno dell’Autorità Portuale per co - decidere e co – gestire e pianificare gli interventi sul fronte mare. Ad oggi sia il Consiglio Comunale sia la Giunta vengono, di fatto, espropriati nei propri poteri decisionali e di rappresentatività. Magari non si potrà (ri) prendersi il tutto ma si potrà cominciare a definire i confini tra cosa ( o bene se preferite) pubblica e interessi privati. Con la stima di sempre attendiamo le VS prossime iniziative. per il Comitato La Nostra Città Saro Visicaro
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