
pubblichiamo il comunicato della rete nazionale DISARMIAMOLI perchè ci sembra il modo più giusto di riflettere su questa fine del 2008
PIOMBO FUSO E SPALLE COPERTE
L’ATTUALE MASSACRO ISRAELIANO NELLA STRISCIA DI GAZA E IL RUOLO DELL’UNIFIL IN SUD LIBANO
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Gaza 28.06.06 Inizia l’ennesima operazione militare dell’esercito israeliano contro Gaza. Summer Rain, una “pioggia estiva” di bombe sulla popolazione. Il bilancio a fine luglio 2006 fu di 159 morti, di cui 31 bambini. Durante i raid aerei, simili seppur meno intensi di quelli d’oggi, la resistenza libanese attaccò alcune postazioni israeliane di confine, allo scopo di alleviare la pressione militare sulle popolazioni di Gaza. Sette soldati israeliani sono uccisi, due fatti prigionieri.
La reazione israeliana non si fece attendere. Distolta l’attenzione da Gaza, con l’operazione “giusta ricompensa” i vertici politico/militari sionisti portarono i loro militari nella trappola del Sud Libano, dove per la prima volta nella sua storia l’esercito israeliano subì una sonora sconfitta.
A soccorrere l’alleato strategico in Medio Oriente intervenne allora la diplomazia occidentale.
Gli accordi internazionali portarono alla costituzione di una forza di “interposizione” composta principalmente da soldati europei, tra i quali spiccavano (e spiccano) gli italiani.
Grande fu il contributo all'opera dell’allora Ministro degli esteri Massimo D’Alema, osannato da tutte le forze politiche che sostenevano l’allora governo Prodi. Le ripetute dichiarazioni rilasciate in quelle settimane da D’Alema a favore d’Israele, a chiarire ruolo e funzione di quella complessa operazione, non servirono a convincere neppure l’ex “sinistra radicale” sulla funzione dei 15.000 soldati ancora oggi acquartierati in Sud Libano.
Poche furono le voci che si levarono contro quella missione. Tra esse la nostra.
Le ragioni del NO erano (e sono) semplici ed evidenti: si occupa il solo territorio del paese aggredito senza toccare un metro quadrato di quello dell’aggressore, Israele. Non si mette mano ai problemi di fondo del conflitto nell’area: l’occupazione israeliana di porzioni di territorio libanese e siriano. Si tentò (invano) di imporre il disarmo e lo scioglimento della resistenza libanese.
Come leggere, alla luce del massacro di queste ore a Gaza, il ruolo della missione UNIFIL?
I “benpensanti”, coloro i quali difesero e continuano a difendere quella missione, probabilmente diranno che “almeno un fronte di guerra è stato spento”. Ma il buonsenso in guerra è pane per utili idioti o, peggio, per coloro i quali sono in mala fede.
Nei fatti oggi l’esercito israeliano agisce ancora più indisturbato contro i palestinesi, massacrandoli senza alcuna sostanziale reazione militare.
Domani, quando i rapporti di forza glielo permetteranno, Israele si sbarazzerà - con le buone o con le cattive - della forza d’interposizione in Sud Libano e attaccherà di nuovo in quella direzione. Nel lucido progetto sionista la “Grande Israele” non si è ancora realizzata. Non a caso Israele è l’unico Stato al mondo che non ha ancora dichiarato e depositato i propri confini nazionali.
Nell’esprimere tutta la nostra solidarietà alle popolazioni palestinesi ed alla loro resistenza, sottoposte in queste ore ad un criminale assedio e bombardamento, reiteriamo la nostra richiesta di
RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE DAL SUD LIBANO ED IL LORO SPOSTAMENTO IN TERRITORIO ISRAELIANO A PROTEZIONE DEI POPOLI CIRCOSTANTI, IL DISARMO E LO SCIOGLIMENTO DI TSAHAL, L’ARRESTO DEI VERTICI POLITICI E MILITARI DELLO STATO DI ISRAELE E LA COSTITUZIONE DI UNO TRIBUNALE INTERNAZIONALE SPECIALE PER I CRIMINI DI GUERRA COMMESSI DAI GOVERNI SUCCEDUTISI IN ISRAELE DAL 1948 AD OGGI .
Com'è noto, i crimini di guerra non cadono in prescrizione. L’umanità saprà attendere.
.az.. hai pubblicato il comunicato del capo dello stato.Prima critichi giustamente il conformismo e le ipocrisie dei politicanti e delle "varie" manifestazioni relative al sisma del 1908, poi pubblichi il comunicato del capo dei conformisti, che si compiace, udite, udite " dello sviluppo di una sempre maggiore collaborazione tra i sistemi nazionali di protezione civile, con moduli operativi di intervento che hanno consentito, anche di recente, di fronteggiare gravi situazioni di calamità".Che ipocrisia, che schifo: vedi alluvione zona jonica dell'ottobre 2007,i cui danni continuano a non essere riparati, basti pensare all'interruzione quasi di un mese di Capo Scaletta. Mi auguro UN ANNO CHE SIA VERAMENTE ANTIISTITUZIONALE, CHE ALLONTANI DEFINITIVAMENTE LA GENTE DAL MERCATO DELLA "DEMOCRAZIA" BORGHESE. Giacomo Di Leo ( Partito di Alternativa Comunista)
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