Caro presidente onorario della società di armamento navale Caronte - Tourist,
lei ha scritto una letterina al Presidente della Repubblica per sottolineare il contributo della sua spa al 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Bandiere tricolori sono state innalzate dalla flotta inespugnabile che collega Calabria e Sicilia.
Noi cittadini messinesi, egregio cavaliere Matacena, che da oltre 40 anni subiamo il passaggio dei tir che così alti profitti garantiscono a Lei e ai Suoi soci, non possiamo ringraziarLa per il pensiero che ha rivolto al Presidente della Repubblica.
Non possiamo e non vogliamo ringraziarLa perchè, invece, Le rivolgiamo ed esprimiamo tutto il nostro fastidio e la nostra insofferenza per l'occupazione che dal 1965 subiamo della nostra città. Una occupazione resa possibile dalla compiacenza se non anche dalla complicità di tutte le istituzioni. Dei sindaci, dei consiglieri comunali, dei comandanti del porto, delle Autorità portuali e di comitati portuali e di moltissima stampa che da oltre 40 anni permettono la gestione monopolistica della Rada S.Francesco,del molo Norimberga,del porto storico e degli approdi fasulli di Tremestieri.
Approdi, questi ultimi, realizzati con la perfetta consapevolezza che non avrebbero dovuto assolvere al compito di eliminare il passaggio dei tir dalla città e a smantellare gli approdi di viale della Libertà.
Ancora adesso, con le vostre navi, continuate a fare invadere la Città dalle carovane di Tir senza regolamentazioni di sorta. Senza fasce orarie, senza controlli e divieti.
Gli amministratori vi riveriscono perchè grazie a quest'andazzo hanno costruito le loro campagne elettorali se non anche,per alcuni,anche le immense ricchezze e rendite finanziarie.
Tutto vi è possibile anche grazie ai mancati interventi dell'obbligatorietà dell'azione giudiziaria e penale.
Caro cavaliere del lavoro,Lei ha festeggiato l'Unità scrivendo al Presidente della Repubblica. I cittadini messinesi potranno festeggiare soltanto quando i tir spariranno dalle strade di Messina.
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